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I disturbi del sonno nei bambini
I disturbi del sonno nei bambini e nei neonati sono piuttosto comuni. Visto che, il sonno in queste fasi evolutive ha uno sviluppo diverso da bambino a bambino, è necessario tenere sempre presente le alterazioni legate all’età e al ritmo sonno-veglia. Vediamo insieme cos’è il sonno.
Il sonno è uno stato fisiologico di incoscienza durante il quale il nostro cervello è più attento a percepire gli stimoli interni rispetto a quelli esterni. I ritmi circadiani regolano il nostro ciclo sonno-veglia che è composto da due processi:
Il primo mantiene la veglia durante il giorno biologico* e in questo lasso di tempo il cervello non secerne Melatonina, la temperatura del nostro corpo viene leggermente innalzata e abbiamo un minore desiderio di addormentarci.
Il secondo processo genera propensione al sonno e si verifica durante la cosiddetta notte biologica. Durante il sonno si nota un abbassamento della temperatura corporea e aumenta la secrezione di alcuni ormoni tra cui la prolattina, la gonadotropina, testosterone e Melatonina.
La concentrazione notturna di Melatonina è molto più alta nei bambini e nei giovani rispetto agli adulti, che vedono diminuire la sua produzione con il trascorrere degli anni. Nello specifico possiamo precisare che la produzione di Melatonina è minima nei primi mesi di vita, aumenta in età giovanile e ricala in età adulta. Un neonato dorme dalle 16 alle 18 ore al giorno solo nei primi mesi di vita; con il trascorrere del tempo il suo ritmo diurno sonno-veglia si regolarizzerà.
Una curiosità
La Melatonia fu scoperta per la prima volta nel 1958 dal Dottor Aaron Lerner, un dermatologo che isolò questa sostanza nella ghiandola pineale delle mucche credendo che fosse utile per le sue ricerche sulle affezioni della pelle. Verso la fine degli anni 70′, Lynch e altri scienziati dimostrarono che la produzione di melatonina da parte della ghiandola pineale umana segue il ritmo circadiano, regolandolo.
*La giornata biologica coincide con durata della luce solare cioè dall’alba al tramonto mentre la notte biologica va dal tramonto all’alba.
I consigli di Pediatrica per una serena e dolce nanna
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Non andare a dormire tardi né subito dopo cena; non aspettare che il bimbo sia troppo stanco.
- È preferibile che il bambino non si addormenti in un posto diverso dal suo lettino.
- La camera da letto deve essere un ambiente tranquillo e confortevole.
- Nella cameretta è importante avere la giusta penombra e temperatura, intorno ai 18°C -20°C.
- Trascorrere del tempo all’aria aperta e alla luce durante il giorno aiuta a mantenere il corretto ritmo sonno-veglia.
- Arrivare a fine giornata serenamente, evitando film, attività o giochi che possano incutere agitazione o paura nel bambino.
- Evitare sonnellini nelle 4 ore precedenti l’ora prevista per andare a letto.
- Spegnere i dispositivi elettronici qualche tempo prima di andare a coricarsi.
- Stabilire insieme a vostro figlio una “routine dell’andare a letto” che può prevedere la lettura di una fiaba, il bagnetto, lavare i dentini con una clessidra o quello che la vostra famiglia ritenga più adatto.
- Dare una carezza e il bacio della buonanotte.
A cosa serve il sonno?
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Sono stati condotti numerosi studi riguardo questo campo di studio così complesso e sono state formulate diverse teorie. Sapevi che dormiamo circa un terzo della nostra vita? Dormire è un’attività fondamentale per il nostro benessere psico-fisico. Vediamo insieme perché.
Il sonno si distingue in sonno attivo detto sonno REM e sonno quieto o sonno non-REM.
Durante il sonno REM è possibile notare movimenti oculari molto rapidi, è la fase in cui i sogni che facciamo lasciano un ricordo e abbiamo un livello di vigilanza medio. Il sonno non-REM è composto di 4 fasi durante le quali il sonno si fa più pesante:
- Addormentamento
- Sonno leggero
- Sonno profondo
- Sonno profondo effettivo
La terza e la quarta fase sono molto importanti perché sono questi i momenti in cui l’organismo si rigenera.
Benefici del sonno sulla mente
Sonno e memoria
È stato osservato che non dormire per 35 ore causa una importante riduzione della capacità di memorizzazione e delle abilità espressive.
Sonno e apprendimento
Il consolidamento di nuove conoscenze e informazioni sembra si verifichi durante la fase REM del sonno.
Schiacciare un Pisolino, ecco cosa ci vuole
Spesso sia i bambini che gli adulti trovano delle difficoltà durante la prima fase cioè quella di addormentamento. Ci si chiede Come prendere sonno?
L’assunzione di Melatonina è sicuramente un valido aiuto perché diversi studi hanno evidenziato come contribuisca alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno.